Altare di San Defendente o dei Santi

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L'altare di San Defendente, o "dei Santi", risale al XVII secolo ed è uno degli altari meglio conservati di Cappelletta. Presenta una struttura barocca in marmi policromi e una pala d'altare dipinta da Giacomo Bravo, che rappresenta Cristo Pantocratore benedicente circondato da putti e santi. La composizione è dinamica, con i santi disposti su due piani, e la scena centrale è dominata dalla gloria di Cristo. San Defendente, san Bovo, san Domenico e san Francesco sono tra i santi raffigurati. Sotto la tela è scritto "A.M.D.", forse una datazione di restauro. Il reliquiario conservato sull'altare contiene frammenti ossei di vari santi, risalente probabilmente al 1684, anno del passaggio della chiesa a parrocchia.

Al principio della navata di sinistra sorge l'altare detto di San Defendente, o più genericamente, "Dei Santi". Risalente al '600, si conservato sostanzialmente integro, sia nella barocca struttura in marmi policromi, sia nella pala. Il dipinto dell'altare opera del trevigiano Giacomo Bravo attivo a Treviso dal 1606 al 1638 è sicuramente, tra quelli conservati a Cappelletta, il migliore sul piano figurativo ed anche per quanto riguarda la composizione. Il numero dei santi raffigurati e la loro disposizione nella parte bassa creano due piani di lettura sfalsati, che danno movimento all'opera.
Nella parte superiore, circondata da putti alati che portano fiori, sta la figura centrale del Cristo Pantocratore (che governa ogni cosa) nell'atto di benedire i fedeli e i santi sotto di lui. Sopra la sua testa campeggia un arco di trionfo composto di nuvole, che completa la simbologia della gloria di Cristo nel regno dei cieli.
In primo piano a sinistra compare san Defendente, vestito con una preziosa tunica dal bordo imperlato; regge la palma del martirio ed il Vangelo, mentre guarda benevolo i fedeli.
Al centro siede un angelo nell'atto di suonare il liuto, lo strumento tipico dei concerti angelici. A destra raffigurato san Bovo, mentre ai suoi piedi si distende tranquillo un bue, simbolo del santo. In primo piano emergono dall'ombra san Domenico benedicente, a sinistra, e san Francesco che sostiene una croce, a destra.
Fatto curioso: nella parte bassa della tela, riportato il nome di ogni santo. Dopo san Bovo si legge A.M.D.: forse la data di esecuzione di un antico restauro (tagliata dalla nuova cornice), ma potrebbero essere anche le iniziali del restauratore.In questo altare é conservato anche un reliquiario con putti in pietra dipinta e alcune tarsie marmoree: probabilmente risale al 1684, anno del passaggio della chiesa di Cappelletta a Parrocchia. Sono contenuti frammenti ossei appartenuti ai corpi di santa Margherita, san Clemente, san Magno, san Donato, santa Celestina e san Benigno.

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